Quando si parla di Sicilia, viene spontaneo pensare all’olio siciliano. È difficile trovare un tratto in particolare che differenzi la produzione di olio, nella Trinàcria da tutti gli altri prodotti lungo lo stivale. Lo stesso retrogusto dell’olio siciliano varia in base alla zona in cui è stato prodotto e di conseguenza alle cultivar che sono state adottate per estrarlo. Le cultivar più diffuse, tra chi produce extra vergine, sono la Biancolilla, la Cerasuola, la Moresca, la Nocellara del Belìce, la Nocellara Etnea, la Ogliarola Messinese, la Santagatese e la Tonda Iblea. In particolare, le cultivar che rendono l’OlioExtravergine di Oliva Bio Antica Goccia fruttato e delicato, sono Nocellara del Belice, Carolea e Biancolilla. In fase di assaggio, la sensazione più comune quando si assapora olio biologico di sicilia, è quella di assaporare pomodori verdi o molto maturi, carciofi o profumate erbe aromatiche.
Da quanto tempo si produce extravergine in Sicilia?
Il popolo siciliano produce extravergine da millenni. L’oro liquido è arrivato in Sicilia grazie a greci e fenici tra l’ottavo e il quarto secolo avanti cristo. Nell’Odissea, è un ramo di ulivo quello che acceca il ciclope Polifemo. Ai tempi della colonizzazione greca, i Sicelioti, gli abitanti greci dell’isola, punivano con l’esilio chiunque sradicasse una pianta d’ulivo, perché tale coltivazione, veniva considerata sacra. Secondo le leggende, a insegnare agli abitanti dell’isola a coltivare l’ulivo, fu Aristeo, figlio del dio Apollo, che era stato istruito direttamente dalle ninfe. Così, da quel momento in poi, nel “granaio d’Europa” la produzione di olio extravergine d’oliva è andata perfezionandosi lungo i secoli. Goccia dopo goccia di olio prodotto, i Siciliani imparavano qualcosa di più sulla sua molitura, sulla sua spremitura e sulla sua raccolta.
C’è olio e olio: perché l’olio extravergine di Sicilia è così buono
Le ragioni che rendono l’olio siciliano migliore degli altri potrebbero essere riassunte in una sola parola: qualità. Ciascun aspetto della produzione dell’oro liquido, quando si ha a che fare con un’azienda agricola biologica come la Tenuta Collotta, è supervisionato nei minimi dettagli. Per essere considerato extravergine e biologico, l’olio deve superare numerosi controlli. Le caratteristiche morfologiche della Sicilia, la sua posizione geografica e la discontinuità territoriale con il continente europeo, hanno dato un notevole impulso alla biodiversità delle varietà autoctone.
Olio Siciliano, buono e anche sano
Le qualità dell’olio siciliano, non si fermano al gusto. Infatti, chiedendo a un medico quale sia il grasso migliore per una dieta equilibrata tra olio o burro, quasi sicuramente vi consiglierà di optare per l’extravergine. Non solo l’olio extravergine bio protegge le arterie ma in generale permette a tutto il sistema cardiovascolare di funzionare al meglio e di mantenere il corpo in salute. Quindi, l’olio extra vergine è il principe dei grassi sani e oltre a questi, contiene le vitamine E e K e molti polifenoli, utili per contrastare le infiammazioni. Per poter fruire di tali proprietà, il modo migliore per gustare l’olio siciliano è a crudo, o comunque al di sotto dei 210°C. Dunque, caso in cui le pietanze servite siano calde, l’olio va aggiunto a fine cottura.