L’EARTH DAY fu istituita per la primissima volta il 18 gennaio 1970 sul New York Times, conosciuta come una giornata mirata alla sensibilizzazione e l’impegno di tutti, per la salvaguardia dell’ambiente, contro l’inquinamento. Quella pagina  del giornale trasformò tutto, aveva “toccato” ed entusiasmato i cittadini a prendere parte a questa importante iniziativa, e ad aderire, quindi, allo sforzo nazionale. 

L’idea di creare questa giornata, in realtà, cominciò già nel 1969, grazie a John McConnell, attivista per la pace che si era interessato anche all’ecologia e soprattutto quando, sempre nello stesso anno, ci fu una fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil, in California (che provocò la morte di decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini), così il senatore Nelson decise che era arrivato il momento di porre sotto l’attenzione di tutta l’opinione pubblica il problema ambientale che cominciava a gravare su tutto il Paese.  L’opinione pubblica ne fu scossa e gli attivisti iniziarono a ritenere necessaria una regolamentazione ambientale per prevenire questi disastri. Proprio nel 1970 cominciò l’ambientalismo moderno, il quale continua tutt’oggi a far scendere in piazza milioni di persone per manifestare e difendere il proprio Paese dall’inquinamento. 

La prima celebrazione della Giornata della Terra fu il 21 marzo 1970, un mese dopo, il 22 aprile 1970, ci fu la definitiva “Giornata della Terra l’Earth Day, costituita proprio dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson.

L’UOMO LA PRINCIPALE CAUSA DELL’INQUINAMENTO

Un impegno o meglio dire un dovere per il quale tutti i cittadini dovrebbero essere i principali promotori, al fine vivere bene oggi ma soprattutto meglio domani e rendere la vita più ricca e sana. 

Purtroppo i principali deturpatori del pianeta siamo proprio noi stessi, esseri umani, che da un lato vorremmo preservarlo dall’altro lo distruggiamo ogni giorno.

Emissioni dannose, produzioni esorbitanti di plastiche, che si accumulano nell’ambiente, soprattutto nei mari, con il rischio sempre più concreto di rovinare la flora e la fauna marina, allevamento e agricoltura intensivi con l’uso, spesso esagerato, di sostanze chimiche… Tutto questo porta anche a degli insoliti cambiamenti climatici oltre che al rischio d’estinzione per molte specie animali.

INTERNET COMUNICAZIONE PIU’ VELOCE

Per potere affrontare questa crisi, sarebbe stata necessaria una mobilitazione a scendere in piazza ed iniziare a prendere seri provvedimenti, purtroppo, questo è il secondo anno che ci vede costretti a restare a casa a causa della pandemia, ma grazie all’evoluzione del mondo digitale tutti hanno potuto celebrare questa giornata. I media, e la diffusione su Internet hanno assunto un ruolo importante all’interno dello scenario dell’Earth Day, difatti la loro diffusione ha accresciuto enormemente il numero dei partecipanti e degli ambientalisti che hanno preso parte a questa manifestazione. 

Il 2000 fu il primo anno che si usò internet come strumento principale per l’organizzazione dell’evento, questo si rivelò prezioso a livello nazionale e internazionale capendo, da lì in poi l’importanza di come questo mezzo di comunicazione fosse più veloce ed efficace di altri.

AZIONI E NON PAROLE

Celebrare e far parte di queste iniziative ci fa stare meglio e ci fa sentire più uniti, ma è ora che tutti cominciamo ad agire in maniera attiva e concreta, perché soltanto così potremo cominciare a vedere qualche risultato. Potremo cominciare da piccole, piccolissime azioni, a mettere fine a questa sofferenza ambientale.

Scegliere alimenti derivanti da regime di agricoltura biologica, per ridurre le emissioni dannose, magari a chilometro zero, che aiuterebbe a ridurre gli imballaggi e gioverebbe alla salute di tutti.

Migliorare l’ambiente in cui viviamo significa prima di tutto rispettare sé stessi e il prossimo, qualsiasi essere umano è degno di vivere una vita equilibrata e sana. 

CONSEGUENZE 

Sono molteplici le conseguenze dell’inquinamento sul nostro pianeta con forti ripercussioni sull’uomo, edifici, ecosistemi, animali, vegetazione, e di conseguenza sulla salute come affezioni alle vie respiratorie e all’apparato circolatorio, infatti, rende ogni essere vivente, uomo, piante e animali più vulnerabili e li sottopone ad altri fattori stressanti.

Il nostro rapporto con la Natura, in tutte le sue forme, è così sottile e invisibile ma allo stesso tempo forte da non poterlo sottovalutare. 

Conoscendo da vicino le gravi conseguenze di questo fenomeno, possiamo renderci conto di come sia fondamentale guardare ad un futuro libero dall’energia dei combustibili fossili, a favore di fonti rinnovabili, e combattere per il nostro PIANETA che tutti chiamiamo TERRA, custodire e rispettare le sue meraviglie e proteggere la nostra CASA.

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